Coi passi al residuo del Capitano Galliano
Caduti in disordine gli spartiti dai leggii
La tua noia mi ha tolto la tua gioia di vivere
Ma è il solito fumo il solito monopolio di stato
Si il silenzio ha lavorato
Ostentare ora è una patologia
È l'ora in cui contano solo i pensieri
È l'ora in cui non contano nemmeno gli anelli
Delle dita delle mani e la coscienza è apposto
Con quel fondo insicuro di chi ha vinto
Una beffarda medaglia di legno
E poi sai è quando gli ultimi fuochi son spenti
Che ti senti padrone della città
Col suo amare i notturni gli strali che sberci
Per la spina nel fianco
sono i segni di un viaggio
Magici i rumori delle correnti mi stanno dietro
Ai ponti che qui sono i confini
Dove la terra cede ai treni e ai battelli
Dove gli argini son sommersi dai bagagli
Ho nascosto nella barba quei pochi segreti
La voglia e la forza di commuovermi
E la coscienza è maledettamente apposto
E poi gli ultimi fuochi eran spenti
E mi sentivo padrone della città
Così vicini i notturni gli strali e gli sberci
Della spina del fianco
sono i segni del viaggio