Non usare quel tono, non usarlo con me
Non hai niente da rinfacciarmi adesso ti spiego il perché.
Tu sei moglie e regina, stella del mio braciere

Io te lo giuro su questo vino rosso che riempie il bicchiere.
Ti regalo il mio corpo se ti può interessare,
ma mi tengo la bocca che stasera ti devo parlare.
Sono il re del tressette e ho la mano pesante
e ho lasciato l'impronta del mio anello sopra un sacco di gente, sono il figlio del Sole, e mi mangio le rose,
e ho insegnato l'amore a centinaia di donne noiose.

Tuo cognato è uno stronzo, altro che buon partito!
è più triste di un cimitero e sembra un marziano sbiadito.
Avrà un sacco di soldi e sarà pure un signore,
mate lo immagini a letto, che tristezza, quando fa l'amore?!
Io sto solo aspettando l'occasione propizia
perché al mondo ci vuol coraggio, ma soprattutto furbizia.
E poi sai che risate, poi ti faccio vedere
È ho già pronto l'elenco di persone a cui farla pagare.
Sono il figlio del Sole, e mi mangio le rose e ho imbiancato le notti a centinaia di donne vogliose.

Ora basta parlare, dammi un bacio sincero, siamo stelle cadenti, ma restiamo pur sempre nel cielo!
Ritorniamo nel letto che fra poco è mattina, voglio fare l'amore insieme a te mia testarda regina…

(Grazie a Flavia per questo testo)

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