spogliati di questi abiti ch' erano miei
del compiacimento distante di vedermi qui
sfiorami ora che puoi

apri le mie labbra e saziati di quel che sei

sputa l'orgoglio che logora non è più il mio
se scivola sulla mia schiena tu graffialo via
sfamati ora che puoi
sazia le mie labbra di quel che sei

il cielo cade su noi
ed ogni istante di te
cade in pezzi di nuvole e lame

"I vetri la plastica il legno
si sono buttati addosso a me alla rinfusa
e la luce d'argento annerito della lampada
mi si è buttato addosso anche un biglietto del tram
e il giallo della parete e tre righe di scritto
e la camera d'albergo"
(nella camera d'albergo)
"e questo paese nemico
e la metà del sogno caduta da questo lato s'è spenta
mi si è buttata addosso la fronte bianca del tempo"

il cielo cade su noi
ed ogni istante di te
cade in pezzi...
il cielo cade su noi
ed ogni istante di te
cade in pezzi di...
cade in pezzi di...
cade in pezzi di...
nuvole e lame.

(Tra virgolette citazione di Nazim Hikmet, poesia "Anche questa mattina mi sono svegliato")


(Grazie a Monique per questo testo)

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