(testo e musica di Giuseppe Tranquillino Minerva)

Dici di aver visto dal cielo

Cadere una stella che come un tratto
Inaspettato su di un foglio bianco
Ha rotto uno schema stellare
Giorno dopo giorno sempre uguale
Pare che tu abbia strizzato gli occhi
Espresso un desiderio mai realizzato
Da 26 anni sempre lo stesso che
Romperebbe il tuo ordine vitale

Aspetti da una vita che una stella
Cadendo realizzi un desiderio
Dal nulla senza lotta né fatica
Come se un sogno potesse d'incanto
Realizzato alleviare il dolore
Fare luce tra la nebbia

Come se una stella cadendo
Ti portasse il coraggio
Di sperare e di sognare
Di sorridere e resistere
Di vivere la vita

Non dico che io conosca bene dio
Ma m'è sembrato di vederlo
Su nel cielo che sorrideva
Spiandoci mentre fumava
Una delle sue tante sigarette
Con il cui fumo pare che
Ci annebbi la vista e ci confonda il cammino
lasciando cadere cenere
Su un pianeta popolato che
Fa da posacenere

Una foglia di tabacco che bruciando
Tra cenere e fumo è caduta
Che sembrava una stella
E foglia dopo foglia
Ti ha lasciato sperare
Credere nei tuoi desideri
Come se un giorno d'incanto
Si potessero realizzare

Ora pensa a un dio
Che fuma sigarette
Ci illude con le stelle
Ci guarda e ride a crepapelle
Pensa alle mille stelle cadenti che
Non sono altro che cenere
Tabacco che piove dal cielo giù
E pensa a quando la sua sigaretta
Si consumerà e spegnerà
La cicca nel posacenere
Potrebbe spegnerla
Proprio su di te o forse proprio su di me

E tutto questo mi fa venire voglia
Di sedermi davanti a lui
Di guardarlo dritto negli occhi e
Senza alcuna ipocrisia
Fumando in sua compagnia
Seduto a un tavolino fare 4 chiacchiere
E chiedergli magari
Scusa ma perché
Scusa dio perché
Ma perchè

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