Profumo di mare,
quel giorno di Aprile
due bimbi correvano per il cortile.
Beppe scappava, Tore inseguiva
giocavano felici
mentre il sole saliva.
Poi presero penne, quaderni e cartelle, passarono in fretta
cortile e cancello.
Mamma aspettava seduta al volante, un giorno di scuola,
una mattina come tante.
Beppe da grande voleva guidare un'astronave e su Marte volare.
Tore diceva di esser campione
come Maradona a calciare il pallone.
Erano pieni di sogni e avventure,
draghi e soldati con le armature,
pirati, balene ed orchi fumanti,
Beppe e Tore con la vita davanti.
La solita strada, profumo di mare,
vivi guardavano l'auto passare,
poi all'improvviso un lampo accecante, tuono malvagio, un boato assordante.
Di colpo la notte su quella strada, solo una macchia rossa sul muro, con l'astronave ora Beppe volava.
Tore con la palla sul prato giocava...
(Grazie a yvo005 per questo testo)