Stasera Pollicino si è smarrito, perso per davvero.
Il lupo nero si prepara ad attaccare.
Il buio ha cancellato pietre bianche sparse sul sentiero.

Il lieto fine non sta scritto, è da inventare.

Mio caro Pollicino giaci tramortito sul sentiero.
Mille avvoltoi sono ormai stanchi d’aspettare.
Miliardi di colori, d’improvviso notte e tutto è nero.
Il lieto fine non sta scritto, è da sperare.

Non m’importa più di niente, non m’importa sai di me.
Sento freddo, non ci riesco a non tremare.
Chiamo chi ora non mi sente, prego forse chi no c’è.
Nell’attesa non so più perché aspettare.

Sono tutto, sono niente, vie di mezzo non ce n’è,
solo voglia di rimpiangere e gridare.
Ma passato è già il presente, di futuro non ce n’è
sulle rive dell’immenso oceano mare.

Stanotte cantastorie giaci a terra, perso è il tuo sentiero.
A che è servito il tuo costante contemplare?
Rimuovi le memorie, corri forte in mezzo a un cimitero,
che il lieto fine forse è da dimenticare.

(Grazie a Lorenzo per questo testo)

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