Va'…
e poi non ti voltare.
La vita, come il mare,
ci unisce e ci divide.
Un’era fa,
stupirsi era normale.
Sembrava di volare
fra i tralci della vite,
il canto di cicale
e tempo a non finire.
Bastava un istante e la siepe di fronte
sembrava la giungla più vasta che c’è.
Un attimo e la terra era nostra.
Adesso ho la risposta chiara ad ogni perché,
ma intanto non so più cosa ne resta di me.
Un attimo e s’è rotta la giostra.
Più nessuno vuol giocare a nascondino insieme a me.
Mi diverto in compagnia delle nuvole.
Nel silenzio d’un cortile son rimasto solo io,
qui nascosto, senza averne motivo
ed in tempo non farò per l’aperitivo.
Le fiabe restano
su una spiaggia, dimenticate.
Non torna più l’estate
e chissà dov’è che va a finire.
Le mele rubate dall’orto di fronte
avevano il gusto più dolce che c’è.
Un attimo e la terra era nostra.
Adesso ho la risposta chiara ad ogni perché,
ma intanto non so più cosa ne resta di me.
Un attimo e s’è rotta la giostra.
Più nessuno vuol giocare a nascondino insieme a me.
Mi diverto in compagnia delle nuvole.
Nel silenzio d’un cortile son rimasto solo io,
qui nascosto, senza averne motivo
e non credo ci sarò per l’aperitivo.
(Grazie a Lorenzo per questo testo)