La vita non l'ho mai capita o forse non ci ho mai provato
è triste scappare per aver paura d'essere amato
resto un soldato che combatte con se stesso in una disputa,
l'attore nel teatro che porta la maschera.
figlio del vuoto
ho disseminato semi di certezze che ora sboccian come fiorinell'ignoto
ho abbandonato la speranza e adesso cammino su sentieri eterei
sotto ai piedi sento crollare le certezze di ieri
i miei pensiero non volano più in alto a causa della loro pesantezza
plasmo il freddo che mi circonda per dare forma alla mia tristezza
faccio l'acrobata su un filo teso tra la luce e il buio
mi apro lentamente per sparire al momento opportuno
memorie ai posteri in pagine spoche d'inchiostro
concepisco ogni istante della mia vita come uno scatto mosso
vittima del volteggiar della lancetta che traccia e passa
io naufrago di ciò che sono in un mare in burrasca
io freddo si instancabile, vuoto incolmabile,
malinconia implacabile,ogni ricordo è una cicatrice incancellabile
il mio passato è cesellato da milioni di foschi fantasmi
cerco di trovar risposte ai rebus, ma non ne colgo gli incastri.
rit.un'altra notte sveglio in preda all'insonnia
aspettando la luce del giorno e che il sole risorga
il freddo che c'avvolge?
la vita che da tanto, ma che con il tempo toglie
il silenzio si nutre di mille sorrisi
se non cerchi un senso
dimmi
perché cazzo vivi?
Io cerco una risposta concreta
Voglio le certezze del resto non me ne fotte una sega
costruisco fortezze su favole frivole su orizzonti instabili
lasciate che chiuda i miei occhi vi prego non svegliatemi
se la ragione dormiva ora si desta risorta
un automatismo psichico che genera poesia liricamente contorta,
sono il fiore che cresce sulle spine del cactus,
sono la parola che si dimentca quando si è colti da un lapsus
per ora fatto di vetro rischio d'andare in frantumi
in un mondo tetro l'amore è basato su luoghi comuni
luci deboli creano su angoli scuri giochi di ombre
di tutti è la luce del giorno,di alcuni la notte
di minoranze imperiali la luce dell'alba
ma un sole spento non scioglie questa brina e non ci scalda
buona mattina mondo!un altro respiro un altro giorno
camminerò ancora alla ricerca di un senso profondo
mi costruirò ali di cera perchè non so volare
mi costruirò ancora castelli di carta per vederli ancora crollare
rit.