Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali 
mio nonno siede a tavola 
										
benedice il pane, cibo quotidiano 
chiede concede perdono 
mia nonna dice: si/no, si deve/non si deve, si può/non si può 
dice quello che sa. Lei lo sa e Lei sa che io l'imparerò 
adesso siedo a tavola, benedico il pane, cibo quotidiano 
chiedo, concedo perdono 
dico: si, dico no, si deve/non si deve, si può/non si può, a chi voglio bene 
la stalla, la famiglia 
a chi di cui io sono responsabile, a chi rendo conto 
rendo onore a chi mi ha preceduto 
tra mille errori e abominevoli credenze 
mi ha fatto vivo, sopravvivere, crescere 
il mondo è complesso, incantevole, difficile 
rendo onore a chi mi ha voluto 
mille e mille errori, abominevoli presenze 
io sono vivo, sopravvissuto, cresciuto 
e il mondo è difficile 
mio nonno era forte, alto; mia nonna forte, minuta 
si sono amati, sempre, desiderati, voluti 
mio nonno era bello, mia nonna bella, lo erano per sè 
colpe e difetti si pagano da sè 
rendo onore a chi mi ha preceduto 
tra mille errori e abominevoli credenze 
mi ha fatto vivo, sopravvivere, crescere 
il mondo è complesso, incantevole, difficile 
rendo onore a chi mi ha voluto 
mille e mille errori, abominevoli presenze 
io sono vivo, sopravvissuto, cresciuto 
e il mondo è difficile 
lo bramo mi attrae 
mi confonde l'apprezzo 
divino il suo costo 
umano il suo prezzo 
è un prezzo, il suo prezzo 
l'accetto lo pago l'apprezzo