Non potrò più scordare
la scia di ogni tua lacrima smarrita
da non saper dove cadere
se su di me o nel vuoto
del mio spento amore
mentre esplodeva nel tuo cuore
un sentimento che imprecava
tra quei colori della sera
e i mille impulsi
che inconsciamente ti mandavo
allontanandomi da te
nel brusio di dicembre al bar
ma come potrei toglierti
la libertà di esistere
se non è amore
vuoi che sia dolore
quel che c’è tra noi
Non devi scrivermi per raccontarti
nemmeno vivere per starmi accanto
ma non dimenticare mai
di ricordarti
di noi dei giorni no di quel peluche
le nostre corse in mezzo
al vento più tagliente
dicevi lascia andare il cerchio
non fermarlo
ma no non posso io
lo fermo adesso
vivremo poi
La mia risposta taciuta
non riesco a dirti quanto
tutto è incerto
ma è il mio silenzio che ti parla
ogni momento è già vissuto
è già lontano
la vita è vita tutti i giorni
e il nostro tempo è figlio di anni
che l’esperienza ci ha insegnato
in questo bar
sullo scontrino dei caffè
ora disegno il nostro addio
ma perchè poi finisce qui
che cosa abbiamo fatto
per guardarci poi allo specchio noi
e dirci quanto
abbiam provato a vivere la verità
Non devi scrivermi per raccontarti
nemmeno vivere per starmi accanto
ma non dimenticare mai
di ricordarti
di noi dei giorni no di quel peluche
le nostre corse in mezzo
al vento più tagliente
dicevi lascia andare il cerchio
non fermarlo
ma no non posso io
lo fermo adesso
vivremo poi
Non scrivermi per raccontarti...
(Strumentale)
Le nostre corse
in mezzo al vento più tagliente
dicevi lascia andare il cerchio
non fermarlo
ma non posso
lo fermo adesso
vivremo poi
(Grazie a Tiziana Furma per questo testo)