Из альбома: Segui me
È da quando eravamo solo dei bambini
Che ci tengono ristretti dentro dei confini
Ci vogliono immobili, come manichini
Se fai una cosa nuova chiedono «cosa combini?»
Io vengo dal Tufello, dai casini, dai tombini
Da tossici che pallidi assomigliano ad albini
Assurdi come alpini che cavalcano delfini
Da troie che fan pompini a quelli con la Mini
In primis mo' voglio esagerare
Non posso più aspettare, mi devo vendicare
Ci son persone care, il resto è solo un interesse come in un affare
Che mi sbrigo a fare perché devo andare
Il tempo va, passano le ore
E finalmente smetterà questo rancore
Ho l’ombra della luce sopra gli occhi che m’acceca
Raggi di sole, ma il calore non si spreca
Sono un alluvione perché fuori esco
Sono un fuoriuscito mo' prendetemi per questo
«Noi siamo il futuro, noi siamo gli adolescenti»
Cazzo, siete ritardati oltre che dementi
Cresco, ogni giorno cresco e ci riesco
Io cresco, musicalmente mo' senti di questo
Ho già risposto alle domande che mi hai fatto
Ho risposto a tutto quanto e t’ho detto pure tanto
T’ho detto perché provo rancore in ogni atto
Perché m’incazzo all’improvviso e spesso faccio il matto
Perché bevo alcool, amo il tabacco
Perché gioco anche se non faccio mai uno scacco
Cazzo, vorrei che andasse meno storta
Vorrei che questa vita fosse meno corta
Tu vuoi, che i tuoi ti dian sempre la scorta
Io vorrei solo mio padre a casa, non a Prima Porta
L’anima qua sotto ormai è morta e mi rattristo
C'è già stato più di un imprevisto che non ho previsto
Cristo, come vado avanti se mia madre è da quando sono nato che non ha un lavoro fisso?
Non sono premiato, sono maledetto
L’impegno delle cose che faccio è condannato
Nato, cresciuto, morto d’amor per una
Bella come la Luna che 'sto Sole ha rifiutato
(Rit.)
Tu sai che c'è rancore
Dentro di me, rancore
Questo è solo rancore, rancore, rancore!
é un bosco folto, una partita a carte con amici senza volto
Ricordo ogni ricordo, come
Se fosse ieri, come
Se quando tu non c’eri, non fosse stato mai rancore
Ore, passate a riflettere per non perderti
Tu credi a ciò che credi oppure ti ci han fatto credere
Io non voglio cedere, cercare un esito
Io non sono pessimista ma il mio ottimismo è pessimo!
E adesso so, che giuro vendetta a tutti
A chi mi ha dato l’albero ma poi s'è preso i frutti
Tu sfrutti le buche, per poi crearti un pozzo
Io finchè la gente qui non dice «Tarek è uno stronzo»
Continuo, anche se inclinato, spesso ambiguo
Delineo, la mia strada, stanco ma non pigro
Anche insanguinato, anche se pestato
Mio padre un mese fa sarebbe stato addolorato
(Rit.)