Ti guardo e non puoi tentarmi
Dipinta di un’immagine che non apprezzero'
Se parli non puoi ascoltarmi
La fiamma si fa labile nell’insensibile
Mi guardi e non vuoi pensarci
Ma sei solo un disegno se non puoi decidere
E vorrai
E vorrai
E vorrai
Vorrai…
E vorrai solo ridere chiedendo delucidazioni
Ma fuori, a piede libero, ne abbiamo milioni
Ti sparo nelle gambe e divento cristiano
Dopotutto non è male se mi sento più umano
Ricordati le favole che hai già vissuto
La pace vulnerabile di ogni minuto
Che vivere e ridere, non è abbastanza
Mentre imbiano l’uomo nero, tu prendi
Coscienza
Ed ora sai
Hai visto con i tuoi occhi
E pianto con i miei
Non c'è vergogna se non quella cieca
Acquiscenza per viltà, per viltà
Ma lascia che sia più tardi
L’inutile lamento che non costruisce mai
Portami nei miei sbagli
Che mai ne avrò bisogno
Come in questo vivere
Qui non si tratta di una libera denigrazione
Ma di rendersi partecipi di ogni ragione
Per vivere, ridere, decidere e sognare
E mi ricordo quella volta che volevo volare
E non aspetto le tue regole neanche un minuto
Propongo i sogni liberi di chi ha creduto
Leggere e scrivere non è abbastanza
Mentre sbianca l’uomo nero
Tu rpendi coscienza
Na-na-na-na-na…