(M.Fabrizio/M.Piccoli)
Tra due semafori e una stella
ritrovarmi ancora con te,
tra molta gente che si allunga
per veder la luna com'è
e ricordarsi troppo bene
un giorno senza molta poesia,
con un tramonto di carbone
e un maglione per compagnia;
tu, ma come sei cambiata,
anch'io adesso vivo a modo mio
ho forse solo un po' di nostalgia.
Sai, però, sei sempre bella
lei ti chiede un po' di me,
ho un ricordo sulla spalla
dorme ancora insieme a te?
Come ho amato il tuo respiro,
avevamo in tasca, noi,
due biglietti per un volo
che non è partito più.
Come cambia in fretta il cielo
puoi parlarmi un po' di lei,
gioca sempre fuori in giardino
quanto me la stringerei!

Fra sei miliardi di persone
ricordare in buona armonia
un anno che non siamo insieme,
per caso hai qualche fotografia?
E mentre nuovi e caldi amori
bruciano le strade in città,
a noi ci piove ancora dentro
un po' di neve e di verità;
puoi provare a ribaltare il mondo in su,
vuotar le tasche ad un addio,
ma il primo sogno resti tu.
Come ho amato il tuo sorriso,
ma la vita va da sé
leggo bene sul tuo viso
che un miracolo non c'è.
Come cambia in fretta il cielo
ed io devo andare via;
sulla porta torna il presente,
buona notte stella mia.

E andrò, tra due semafori e una curva
la mia strada la troverò;
e tra la gente che si allunga
per veder la luna com'è
ci sono anch'io con la mia donna,
bella forse meno di te;
e resta il caldo di un pensiero
in una notte che vola via
e come sembra chiaro il cielo
uscendo da una galleria.

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