Lungo questa strada
Solo chilometri
di fango e polvere
Le pietre scottano
.. non crescono alberi
Le voci e l'eco stanco
Di mille ragazzini che
scalzi ci rincorrono per essere ascoltati...ascoltali
il viso sporco in lacrime seccate dal dolore
dalla fame dalla sete sbiadisce ogni colore ascoltali
sorrisi finti e rari
sguardi persi e spenti
e morsi di zanzare che sfigurano ogni viso
Vietata ogni tregua a chi per sopravvivere è costretto
a raccogliere da terra quel che resta per barattare
Ti do questi proiettili tu dammi un po' di pane
Ti do questo kalashnikov tu portami da bere
Ma il linguaggio è universale
tentare di aiutare e non dimenticare
Dai a loro da mangiare
dai a loro anche da bere
dai a loro un paio di scarpe per correre e volare
dai a loro dei pastelli e falli colorare
vedrai che quel sorriso diventerà reale
Chiudendo gli occhi ho avuto
come la sensazione di
riavvolgere pellicole
di giornate intere
passate con la convinzione
di cambiar la storia
e darle un lieto fine
mettendo a posto i pezzi
ti sembrerà banale
ma all'improvviso ho visto
di nuovo quel colore
avvolgere in un attimo
anni di dolore
Ma il linguaggio è universale
tentare di aiutare e non dimenticare
Ma il messaggio è universale
tentare di capire senza mai giudicare
Lungo la mia strada
Vedo bambini correre e nascondersi
A piedi nudi giocando tra gli alberi
avrei voglia di piangere
per quello che ho vissuto
per quello che ho e per egoismo non ho mai dato
ma vi giuro io c'ho provato ed ho vissuto
tra quei ragazzi che
non hanno banchi per andare a scuola
e passano giornate intere ad aspettare
che qualcuno passi dando loro un illusione
Ma il linguaggio è universale
tentare di aiutare e non dimenticare
Ma il messaggio è universale
tentare di capire senza mai giudicare.
(Grazie a Fabry per questo testo)