Lei, forse sara' la prima che,
Io non potro' dimenticar,
La mia fortuna o il prezzo che, dovro' pagar,
Lei, la canzone nata qui,
Che ha gia' cantato chissa' chi,
L'aria d'estate che ora c'e'
Nel primo autunno su di me..
Lei, la schiavitu' la liberta',
Il dubbio la serenita'
Preludio a giorni luminosi oppure bui,
Lei, sara' lo specchio dove io,
Riflettero' progetti e idee
Il fine ultimo che avro', da ora in poi.
Lei, cosi' importante cosi' unica,
Dopo la lunga solitudine,
Intransigente e imprevedibile,
Lei, forse l'amore troppo atteso che,
Dall'ombra del passato torna a me,
Per starmi accanto fino a che vivro'
Lei, a cui io non rinuncerei,
Sopravvivendo accanto a lei,
Ad anni, combattuti ed avversita'
Lei, sorrisi e lacrime da cui,
Prendono forma i sogni miei,
Ovunque vada arriverei,
A passo a passo accanto a lei.
Lei, lei, lei.
(Grazie a Romano Massimo per questo testo)