Si muove il prato che sembra il mare
emerge dalle onde un volto
che non so chiamare
con quello sguardo mi scova e mi trafigge
io faccio un passo indietro
la freccia è già partita
Ma tu chi sei? Da dove vieni?
Che cosa vai cercando sulla mia terra?
(Arabo) Sono il racconto di una vita
sono le onde del mare
sono le promesse, i desideri
che hanno esiliati i miei giorni
Siamo come luce che invade l'orizzonte
o forse solo un seme
che vuole germogliare
Siamo la neve che protegge e poi rigenera
Fuggiamo dalla nebbia
che tutto ci confonde
Tè chi chi che t'èi, tè chi t'èi, chi chi che
ti che t'èi? Tu chi sei, chi sei tu, tu chi sei?
Ti mastichi la lingua invece di parlare
hai gli occhi che sorridono
ad un cielo capovolto
calmai il tuo cane senza minaccia alcuna
e tu hai diviso il pane
versando un po' di vino
Ma tu chi sei? Da dove vieni?
Che cosa vai cercando nella ia faccia?
Io sono uguale a te
ma non so più il mio nome
ho sete e fame ed una vita da sognare
(Arabo) Noi siamo come luce che giunge da oltre
l'orizzonte
o forse solo un fiore innamorato del sole
e del vento di libertà
siamo come la neve che porta in grembo
la vita che palpita, fuggiamo nella nebbia
e lì ci siamo smarriti...
Tè chi chi che t'èi, tè chi t'èi, chi chi che
ti che t'èi? Tu chi sei, chi sei tu, tu chi sei?
(Grazie a Carlo per questo testo)